Superbonus, quando devono essere conclusi i lavori?

La normativa non impone un termine, ma la mancata ultimazione comporta sanzioni e il recupero della detrazione

Gli interventi agevolati con il Superbonus possono essere ultimati dopo la scadenza dell’agevolazione? Come regolarsi nel caso in cui si esercita l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito relativamente ad un SAL?

A questi dubbi, formalizzati in un’interrogazione, proposta dall’on. Pd Gian Mario Fragomeli in Commissione Finanze, ha dato risposta il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni.

Superbonus e termini per la conclusione dei lavori, il dubbio

L’on. Fragomeli ha chiesto al Governo di chiarire se il contribuente, che esegue i lavori e paga gli acconti coerenti con gli stati di avanzamento lavori (SAL) non inferiori al 30%, ma non riesce a portarli completamente a termine, ha diritto ad usufruire del Superbonus.

La condizione dell’ultimazione dei lavori è verificata dall’Agenzia delle Entrate in sede di controllo. La mancata effettuazione degli interventi, al pari dell’eventuale assenza degli altri requisiti richiesti dalla norma, come il raggiungimento degli obiettivi prestazionali in termini di risparmio energetico o antisismici, determina il recupero della detrazione indebitamente fruita e l’applicazione di interessi e sanzioni.
 
Sono inoltre responsabili in solido il fornitore che ha applicato lo sconto e i cessionari.
 
Freni ha infine spiegato che si può esercitare l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito, relativamente ad un acconto corrispondente ad un SAL non inferiore al 30%, anche se i lavori saranno ultimati successivamente al periodo di vigenza dell’agevolazione, a condizione che i lavori preventivati siano effettivamente realizzati.

FONTE: EDILPORTALE

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